I numeri sono da urlo: 43.000 metri di sviluppo, 4.000 di dislivello positivo, 4.380 in discesa, partenza da quota 1.630 e transito addirittura ai 3.539 di Cima Adamello. Ed ancora 700 concorrenti in gara, i più forti al mondo, in rappresentanza di 18 nazioni. Bastano queste cifre per descrivere il fascino dell’Adamello Ski Raid, competizione di sci alpinismo per squadre di due componenti, che per la settima volta tornerà ad animare il massiccio dell’Adamello e il comprensorio sciistico Pontedilegno-Tonale domenica 7 aprile. Evento che ha alzato il sipario con la presentazione ufficiale presso Palazzo Regione Lombardia a Milano grazie all’ospitalità dell’assessore a Sport e Giovani Martina Cambiaghi, che ha evidenziato il valore della manifestazione: «È la mia prima Adamello Ski Raid e sono molto contenta di ospitare la presentazione di questo importante evento sportivo nella sede della Regione Lombardia. Faccio i miei complimenti agli organizzatori, perché questa prova è sicuramente una delle più spettacolari che ho visto fino ad ora. Una competizione per super atleti, che mette a dura prova anche gli scialpinisti più preparati. Questa manifestazione ha anche un’importante peculiarità, quella di svelate vette e passi, molti spesso inaccessibili alle persone normali, facendo scoprire ai concorrenti uno dei paesaggi più belli al mondo. Lo sport è anche questo, un modo unico e senza uguali per valorizzare e promuovere la nostra Regione offrendo al territorio una vetrina internazionale».
A rappresentare il territorio, presso la sala al 39° piano, erano presenti il sindaco di Ponte di Legno Ivan Faustinelli e il consigliere delegato del Consorzio Pontedilegno – Tonale Michele Bertolini, che hanno evidenziato il valore promozionale della competizione, i cui dettagli sono stati snocciolati dal presidente del Comitato Organizzatore Alessandro Mottinelli, dal direttore di gara Guido Salvetti e dal direttore di percorso Mario Sterli. Su tutti il leit motiv di ogni edizione dell’Adamello Ski Raid, ovvero la sicurezza degli atleti e a ribadire questo concetto ci ha pensato Pierangelo Mazzucchelli, delegato della V zona bresciana del Soccorso Alpino.